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Stazioni meteorologiche, strumenti e attrezzature

Dopo aver raccontato come funzionano i satelliti per la meteorologia, questo focus si concentrerà su altri strumenti presenti in una stazione meteorologica.

Fra essi ci sono quelli per misurare la temperatura ambientale e la qualità dell’aria. Nello specifico si tratta rispettivamente del termometro e del termografo. Il primo funziona secondo il principio della dilatazione termica del materiale utilizzato, ad esempio liquidi come mercurio e alcool, sostanze metalliche, e così via.

Il secondo strumento invece registra continuamente la temperatura dell’aria su carta grafica. All’esterno è fissato un foglio di carta millimetrata sul quale si appoggia una penna che traccia la curva della temperatura, secondo l’espansione e la contrazione di una sensibile bobina o striscia metallica corrispondente alla lettura del suddetto termometro.

I barometri per la pressione atmosferica

Il barometro è un altro strumento molto comune presente in una stazione meteorologica ed è disponibile a mercurio, aneroide e di registrazione: quest’ultimo è noto come barografo.

Un barometro a mercurio è costituito da un tubo di vetro lungo 81 cm e contenente tale metallo. L’altezza della colonna di mercurio viene misurata facendo scorrere il cosiddetto nonio, fissato su una scala graduata.

Il barometro aneroide viene invece realizzato rimuovendo l’aria da una sottile scatola metallica di forma circolare. Nello specifico viene installata una molla per limitare il collasso della cassa commisurata alla pressione dell’aria o al peso della colonna d’aria sulla cassa.

Se un lato è fisso, l’altro si sposterà a causa delle variazioni della pressione atmosferica. Il movimento della molla fa infine spostare una lancetta su una scala di cifre corrispondente alle letture di un barometro a mercurio.

Per completare il trittico di strumenti per la rilevazione della pressione atmosferica, citiamo il barografo. La punta della penna che traccia la curva di pressione sulla carta nello specifico viene fatta salire o scendere per mezzo di una serie di leve fissate in tandem a celle aneroidi (scatole metalliche).

L’uso di cellule aneroidi in tandem fornisce una risposta più pronunciata ai cambiamenti della pressione atmosferica di quanto sarebbe invece indicato da una cellula singola.

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